Il maltempo del fine settimana pasquale dalla regione carsica italiana, slovena e croata.

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21-03-2008: scirocco e cielo coperto a Capo Promontore: inizia il peggioramento.

Una profonda saccatura fredda (onda di Rossby) presente su mezza Europa e sul Mediterraneo centro-occidentale, e alimentata da flussi artico marittimi ad alta quota, ha provocato notevole instabilità con diffuse precipitazioni, prevalentemente a carattere di rovescio nevoso.

Da sabato 22 marzo a lunedì 24 marzo 2008, si sono avute 2 fasi perturbate, alternate a variabilità instabile, con precipitazioni abbondanti ovunque e copiose nevicate che hanno accumulato un consistente manto bianco oltre i 5-600m.

Flussi molto freddi da Sud/Ovest in quota e orientali nei bassi strati troposferici, hanno mantenuto attiva una possente convezione che, in alcuni casi (gran parte di sabato 22 e tra domenica sera e lunedì mattina), hanno reso il tempo diffusamente perturbato.

Le principali giogaie carsico-dinariche, orientate Nord-Ovest/Sud-Est (dalla Selva di Tarnova al Gorski Kotar, passando per la Selva di Hrušica, il Nanos ed il comprensorio del Monte Nevoso), hanno avuto pressoché tre giorni consecutivi di intense precipitazioni nevose a causa dello Stau da Sud/Ovest, flusso che è perpendicolare a queste dorsali e che ha "affogato", l'un l'altro, i vari rovesci fino a creare un unico corpo nuvoloso estremamente produttivo.

Solo lungo la costa è prevalsa la pioggia e vi sono state delle schiarite ampie ma, in ogni caso, l'ondata di maltempo ha fatto apportato, ad i pluviometri triestini, valori complessivi compresi tra 40 e 65 mm in poco più di 72 ore. Da segnalare, senz'altro, anche il temporale con graupel che ha interessato solo la provincia di Trieste la sera di sabato 22 marzo 2008.

Nell'interno, come detto, la neve è stata prevalente, con strato bianco continuo a partire dai 450-500m.

All'alba di martedì 25 marzo 2008 si contavano, mediamente, 5-12cm a 4/500m, 15-45cm a 6/700m, 60-80cm a 800/1000m, fino a superare i 100cm oltre i 1200m.

Il giorno 25 marzo 2008, con tempo in generale miglioramento, si è "goduto" del passaggio di una violenta "linea di groppo" con parecchi rovesci temporaleschi nevosi, concatenati (Squall Line), che hanno imbiancato completamente anche il Carso triestino dai 250 m di quota. In quest'ultimo episodio la neve, senza accumulare, ha raggiunto anche Trieste Città, insieme a raffiche di vento 'discendente', con provenienza nord-ovest, fino a quasi 90km/h. Una specie di 'neverin' in abiti scandinavi con crollo termico, da 9°C a 3°C, in poche decine di minuti.
Un evento preceduto e seguito da prevalenza di sole, tanto breve quanto spettacolare e molto raro alle nostre latitudini.

Lo strato bianco è resistito per tutta la notte successiva, favorendo valori minimi davvero bassi, sia sul Carso sloveno (-17°C a Babno Polje, -12°C a Postumia e -11°C a Ilirska Bistrica) che su quello italiano con valori compresi tra i -4°C di Borgo Grotta Gigante ed i -7°C di Basovizza.
In quest'ultima località, nella zona della dolina a meridione della Foiba, si sono toccati i -9.2°C (stazione amatoriale temporanea, posizionata a Norma).

Nel corso di mercoledì 26 le temperature sono aumentate sensibilmente fino a toccare i 10°C sul Carso italiano e i 7°C su quello sloveno di fondovalle.

Anche questa è la primavera.

Traduzione Google

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