Il colpo di coda invernale di inzio marzo, quindi in primavera, verrà preso in oggetto separatamente. Secondo l'Organizzazione Mondiale della Meteorologia, infatti, l'inverno meteo va considerato dal 1 dicembre al 28 (o 29) febbraio.
Sull'area carsica (triestina e slovena), complessivamente, è stato un inverno mite e scarso di precipitazioni. L'aspetto più eclatante è il fatto che non si è avuta alcuna nevicata con accumulo sul Carso triestino(ndr: tra il 1 dicembre 2007 ed il 29 febbraio 2008!), ad eccezione del Cocusso (672m). Solo poche decine di centimetri fino ai 1200m di quello sloveno.
Discreti apporti, al contrario, oltre i 1200-1300m; ciò significa, quindi, esclusivamente, sulle cime più alte del Carso: i monti Golachi, culminanti nel Mali Golak (1495m), in Selva di Tarnova e il monte Nevoso (Sneznik, 1796m).
L'assenza completa della neve invernale sul Carso triestino ha ben pochi precedenti negli ultimi, miti, 30 anni. Probabilmente non più di 2 o 3.
L'unica avvezione fredda di qualche consistenza si è avuta tra il 16 ed il 20 febbraio 2008, in concomitanza anche con il massimo storico di pressione a Trieste (1046hpas) e una nettissima bassa marea.
Tale avvezione ha apportato i valori più bassi dell'inverno, i giorni 17 e 18, sia sul Carso triestino (fino a -11°C nei dintorni di Basovizza) sia a Trieste (-2°C in Centro, prima minima negativa da oltre 2 anni!!).
Allegherò cinque foto, per ognuno dei tre mesi presi in considerazione, raffiguranti i pochi fenomeni visti.