Contrasti cromatici nel capoluogo del Friuli Venezia Giulia

Abbondanti nevicate hanno finalmente interessato negli ultimi 2 giorni la zona del Tarvisiano. Nel "capoluogo" della Val Canale, secondo i dati forniti dall'OSMER, la neve ha raggiunto i 70 cm e mentre scrivo la nevicata ha ripreso con intensità. In molte zone delle Alpi Giulie si supera già il metro di accumulo in 2 giorni, a Sella Nevea come a Fusine si parla di 110, 120 cm...ovviamente maggiori gli accumuli a quote più elevate.

Il Forum dell'UMFVG si è ovviamente animato ed è possibile trovare parecchie informazioni in merito a questo "primo" peggioramento invernale al seguente link che collega al now casting FVG attivato in questi giorni dove è anche possibile trovare anche diverse foto pervenute da varie zone del FVG.

Ben diversa la situazione sulle Prealpi e nel Piancavallo dove la pioggia di ieri (quasi 200 mm in alcuen zone) si è vista fino a 1800-1900 m di quota con 5 gradi a 1200 m mentre a Tarvisio città (700 m) si registravano solo pochi decimi al di sopra dello zero.

Un evento nevoso, quello del tarvisiano, per certi versi inaspettato in quanto a portata dell'evento che, in ogni caso, sistema definitivamente una stagione turistica invernale partita non proprio bene. Un peccato l'annulamento appena 2 giorni fa dei mondiali che dovevano tenersi proprio a Tarvisio.

E la neve, in queste ore, pare destinata a scendere rapidamente di quota. I primi rovesci sparsi, misti in verità ad abbondanto quantità di groupel (una sorta di via di mezzo tra la neve e la grandine per i "meno" addetti ai lavori, spesso erroneamente confusa proprio con quest'ultima) indicano la presenza dell'aria fredda presente già alle quote superiori e che nelle prossime ore "conquisterà" rapidamente tutto il Friuli Venezia Giulia.
Ma fermaimoci qui...non è il nostro mestiere quelo di fare le previsioni del tempo, ci sono già molti enti in regione che svolgono questo compito egregiamente...a noi semmai il compito di seguirne gli effetti e ammirarne i colori come accaduto oggi a Trieste che tra Cumuli, virga nevose, pileus ed arcobaleni hanno fatto pensare di essere più a maggio che in pieno inverno

Renato R. Colucci