Ignazio Piussi, alpinista friulano, tra i "Zingari in Antartide"

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Campo antartico negli anni '60

Nel dicembre del 1968 una strana coppia affrontava la prima esplorazione assoluta della catena Transantartica.

Il primo, Marcello Manzoni, era un giovane geologo formatosi a Bologna alla scuola del grande studioso friulano Michele Gortani. Nutrito di studi classici, con una cultura raffinata che spaziava dalle scienze alla musica alla letteratura, era destinato ad una luminosa carriera nel Consiglio Nazionale delle Ricerche.

Il secondo, Ignazio Piussi, era un montanaro purosangue della Val Raccolana

, alpinista già famoso, boscaiolo con trascorsi da minatore, dotato di una forza sovrumana. Più diversi non avrebbero potuto essere ma le grandi qualità umane dell’uno e dell’altro trasformarono quell’avventura in un grande successo scientifico e alpinistico e in un’amicizia duratura e profonda.

Marcello Manzoni ha raccontato la vicenda in un bellissimo libro, Zingari in Antartide, uscito nel 2012 per i tipi di Alpine Studio, la cui lettura consigliamo vivamente al lettore. Non si tratta del semplice diario di un’avventura ma di un racconto in cui l’autore intercala l’avventura e la vicenda umana, le osservazioni scientifiche e le riflessioni di uno studioso maturo e raffinato.

Il volume sarà discusso, con la regia di Melania Lunazzi, in un pomeriggio dedicato all’ “Antartide, la montagna assoluta”, sabato 4 maggio alle ore 17:00 presso la Sala Valduga della Camera di Commercio, in Piazza Venerio a Udine, organizzato dalla Società Alpina Friulana, assieme al Museo Friulano di Storia Naturale. Portate a termine con successo le Lezioni di Cultura Alpina 2013 dedicate al Ciclo dell’acqua, la SAF ha deciso di aggiungere quella che si annuncia come una vera chicca per gli appassionati e gli studiosi di molteplici discipline, dalle scienze geografiche e naturali alla geopolitica e alle relazioni internazionali.

Come dichiara Claudio Smiraglia, geologo dell’Università di Milano e per molti anni Presidente del Comitato Scientifico Centrale del Club Alpino Italiano, che interverrà con una attesa relazione, “l'Antartide è a tutt'oggi il continente meno conosciuto. I suoi caratteri ambientali lo rendono veramente una regione estrema ed unica, quasi un frammento extraterrestre inserito a forza nel nostro pianeta. E' il più inaccessibile ed isolato, il più freddo, il più arido, il più elevato, il più ventoso e soprattutto raccoglie la quasi totalità del ghiaccio terrestre. Queste sue caratteristiche ne fanno veramente un elemento fondamentale negli equilibri termodinamici del nostro pianeta. E' quindi uno straordinario laboratorio per conoscere meglio il nostro pianeta e quindi anche noi stessi”. Assieme a Smiraglia, che ha compiuto missioni scientifiche in tutte le principali aree glacializzate della Terra, sarà proprio Marcello Manzoni, che al sesto continente ha dedicato buona parte della propria vita professionale, a parlare delle percezioni dell'Antartide, delle fasi dell'avvicinamento, degli usi strategici, commerciali e scientifici della regione antartica. Lo studioso affronterà quindi la condizione geopolitica e il sistema del Trattato Antartico, per chiudere con le minacce ambientali. L’ingresso è libero e la partecipazione consigliata anche agli studenti universitari e delle scuole superiori.

I dettagli in locandina allegata

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