UMFVG è membro di AISAM (Associazione Italiana di Scienze dell'Atmosfera e Meteorologia) e di SMI (Società Meteorologica Italiana)
eVENTO
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Decimo convegno di meteorologia del Friuli Venezia Giulia
E' con estremo piacere che annunciamo "eVENTO", DECIMO CONVEGNO di METEOROLOGIA del FRIULI VENEZIA GIULIA, dedicato quest'anno interamente al vento.
Un programma ricco di interventi di notevole interesse, sviluppato su un'intera giornata, dalle 10 di mattina alle 16.30 del pomeriggio
Decimo Convegno di meteorologia del Friuli Venezia Giulia
Sabato 13 novembre 2010, ore 10-16.30
Sala Convegni 'Vecchia Pescheria'
Piazza Cristoforo Colombo - Marano Lagunare (UD)
Programma Convegno
MATTINA
9.15 apertura iscrizioni (gratuite)
10.00 presentazione convegno e saluto delle autorità
10.30 Bora di ieri, Bora di oggi
11.30 venti negli abissi
12.00 l'acqua batte dove il vento vuole
12.30-14.30 pausa pranzo
POMERIGGIO
14.30 apertura programma pomeridiano
15.00 - una vita nel vento
15.30 - una ventata di energia
16.00 venti extraterrestri
16.30 chiusura convegno
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Introduzione agli interventi divulgativi previsti in 'eVENTO'
Bora di ieri, Bora di oggi
2000 anni raccontati dal più famoso vento triestino
Renato R. Colucci(1),(3) e Arturo Pucillo(2)
(1) Istituto di Scienze Marine, U.O.S. Trieste (ISMAR CNR)
(2) ARPA Friuli Venezia Giulia - Osservatorio Meteorologico Regionale (OSMER)
(3) Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia (UMFVG)
Il vento di Bora è sicuramente uno degli aspetti meteo-climatici del Friuli Venezia Giulia maggiormente conosciuti a livello nazionale, in particolare se ci si riferisce alla città di Trieste. Questo 'vento locale' così caratteristico, ha da sempre accompagnato la cultura di queste terre ed, in qualche caso, addirittura i destini del mondo. Nel corso della relazione saranno anche illustrati alcuni dettagli sinottici relativi alla tempesta di Bora del 10 marzo 2010, da molti definita come una 'Bora d'altri tempi'.
Venti negli abissi
L'effetto del vento sui fondali del Mediterraneo: l'esempio del sud Adriatico.
Fabio Trincardi
Istituto di Scienze Marine ISMAR CNR
Il Nord Adriatico, insieme al Golfo del Leone e all'Egeo, è una delle aree del Mediterraneo dove si formano acque particolarmente fredde e dense durane i periodi invernali. Queste acque fluiscono verso sud e, quando raggiungono la scarpata continentale pugliese, scendono per gravità fino a oltre 1000 metri di profondità. Questo fenomeno è causato essenzialmente dal vento catabatico di Bora, e la presentazione ne analizza gli effetti sulla morfologia dei fondali (dove è possibile osservare con gli strumenti geofisici enormi dune di fango, comete ed aree di profonda erosione), e sugli ecosistemi marini profondi.
L'acqua batte dove il vento vuole
Vento e livello marino nell'Adriatico settentrionale
Fabio Raicich(1),(2)
(1) Istituto di Scienze Marine, U.O.S. Trieste ISMAR CNR
(2) Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia
La zona costiera dell'Adriatico settentrionale è caratterizzata dalla modesta altezza rispetto al livello medio mare, il che la rende sensibile alle variazioni di livello marino indotte dalla variabilità atmosferica. Il vento svolge un ruolo cruciale nel modulare l'andamento del livello, causando lo spostamento della massa d'acqua e il suo accumulo sulle coste sopravvento. Verranno illustrate le variazioni di livello marino nell'Alto Adriatico in funzione dei regimi del vento tipici dell'area.
Una vita nel vento
di Chiara Calligaris, velista e geologo ricercatore
Il vento: fluido impalpabile che avvolge, affascina, che fa faticare ma che ti riempie quando lo capisci e riesci a giocare con lui, ad interpretare le sue bizzarrie, i suoi alti e bassi. Ho iniziato ad avvicinarlo da bambina: prima d'istinto poi, crescendo, l'ho affrontato da tecnico scoprendolo piano piano, assecondandolo e imparando come affrontarlo con rispetto e ammirazione, e lui ha saputo accogliermi e ripagarmi regalandomi successi sportivi, fino a toccare il tetto del mondo.
Una ventata di energia
Pro e contro per la produzione di energia eolica nel Friuli Venezia Giulia
Fulvio Stel(1),(2) e Dario B. Giaiotti(1),(2)
(1) ARPA Friuli Venezia Giulia - Centro Regionale di Modellistica Ambientale
(2) Unione Meteorologica del Friuli Venezia Giulia
Dal punto di vista termodinamico, il vento nasce dalla trasformazione dell'energia solare in energia meccanica. Questa trasformazione risulta molto vantaggiosa dato che l'energia meccanica, a differenza di altre forme di energia, può essere agevolmente trasformata in altre forme di energia meccanica o elettrica. Nell'attuale congiuntura climatico-economica, diventa indispensabile individuare quali siano le potenzialità dell'eolico generali, nella nostra regione e quali siano i suoi pro e contro.
Venti extraterrestri
Il vento su pianeti ed esopianeti
Mauro Messerotti(1),(2)
(1) Istituto Nazionale di Astrofisica (INAF) - Osservatorio Astronomico di Trieste
(2) Dipartimento di Fisica-Università di Trieste
Il vento è un fenomeno che ha carattere universale. Si manifesta infatti non solamente nell'atmosfera terrestre, ma anche nelle atmosfere di altri pianeti del Sistema Solare e nelle atmosfere di esopianeti che fanno parte di sistemi planetari esterni. Spesso i venti planetari ed esoplanetari presentano caratteristiche estreme come si illustrerà alla luce delle più recenti osservazioni astronomiche, che forniscono indicazioni fisiche sulla meteorologia e sul clima di questi ambienti alieni.
Coordina il convegno:
Fabio Pagan
SISSA Trieste e conduttore di 'Radio3 Scienza'