UMFVG è membro di AISAM (Associazione Italiana di Scienze dell'Atmosfera e Meteorologia) e di SMI (Società Meteorologica Italiana)
Le caratteristiche climatiche del 2008
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Il logo WMO
estratto del rapporto annuale realizzato dalla WMO per l'anno appena conclusosi
Temperature
L'anno meteorologico appena conclusosi è stato il decimo più caldo dal 1850 ad oggi facendo uso dei dati raccolti e validati dall'Organizzazione Meteorologica Mondiale. In particolare la temperatura media del 2008 è stata superiore di 0.31 °C rispetto alla temperatura media climatica calcolata nel trentennio di riferimento 1961-1990 (14 °C) e leggermente inferiore a quella degli anni dal 2000 al 2007.
Nel dettaglio temporale, i mesi di gennaio e febbraio hanno visto temperature particolarmente elevate in buona parte dell'Europa del nord. In Scandinavia, in particolare, si sono registrate anomalie di +7 °C mentre in Finlandia, Norvegia e Svezia l'inverno meteorologico 2007-2008 è stato il più caldo da quando sono iniziate le misurazioni sistematiche. Nell'Europa orientale ed Asia, al contrario, nello stesso periodo si sono registrate temperature particolarmente basse che hanno provocato molte vittime in Afghanistan e Cina. Anche nell'America del nord, le temperature registrate in febbraio sono state particolarmente basse con anomalie dell'ordine dei -4 °C.
Mentre il mese di marzo, dal punto di vista termico, trascorreva senza peculiarità nell'emisfero nord del nostro pianeta, nell'Australia del sud si è registrata peggiore ondata di calore mai registrata, con 15 giorni consecutivi con temperatura massima superiore ai 35 °C in Adelaide.
Aprile ha invece registrato temperature particolarmente elevate nell'Europa centro-orientale ed in Medio Oriente, avvisaglia di una primavera particolarmente calda in buona parte di Europa e Asia.
Il mese di maggio è stato caratterizzato da temperature particolarmente basse in Sudamerica, in particolare in Argentina, con anomalie di -6 °C rispetto alla norma climatica. Queste temperature particolarmente basse sono state in buona parte compensate dalle temperature elevate di luglio rilevate in Argentina, Bolivia Paraguay e Brasile con anomalie positive di +3 °C e superiori ai valori riscontrati nei 50 anni precedenti.
Precipitazioni e tempeste
Dal punto di vista delle precipitazioni il 2008 ha registrato estesi e prolungati periodo siccitosi n America del nord che, in particolare in California, hanno favorito lo sviluppo e la propagazione di numerosi incendi. Nel corso della stagione calda, estesi periodi siccitosi si sono registrati anche in Canada (il quinto periodo siccitoso più lungo negli ultimi 61 anni). Per quanto riguarda l'Europa, invece, i periodi siccitosi più estesi si sono registrati nel periodo invernale e sulla penisola Iberica.
Per quanto riguarda il Sudamerica, invece, i periodi siccitosi si sono estesi per quasi tutto l'anno provocando gravi danni all'agricoltura in buona parte dell'Argentina, dell'Uruguay e del Paraguay. Anche l'Australia si sono registrati dei periodi siccitosi in particolare nelle zone sudorientali dove nella regione di Vittoria è stata sperimentata la nona peggiore siccità da quando sono iniziate le misurazioni sistematiche. In questa regione i mesi peggiori sono stati quelli di settembre ed ottobre.
Nel corso del 2008 precipitazioni intense e prolungate sono state registrate in Canada con accumuli di neve superiori ai 550 cm nel Quebec. A Toronto l'inverno 2008 è stato il terzo più nevoso degli ultimi 70 anni e alla fine di gennaio l'Isola del Principe Edoardo ha subito un intensissimo gelicidio con quasi il 95% delle linee eletriche abbattute. Sempre nell'inverno 2008 intense nevicate sono state registrate in Cina.
Negli stati Uniti, durante il mese di aprile, intense piogge unite alle acque del disgelo, hanno provocato alluvioni nel Missuri e nell'Indiana. Estremi nei valori cumulati giornalieri di pioggia si sono registrati invece in Giugno negli stati dell'Iowa, Illinois, Wisconsin e Missuri. Sempre nel periodo primaverile ed estivo, negli Stati Uniti si sono registrati circa 1500 tornado, il valore più elevato dal 1953 ad oggi, con 123 vittime. Piogge intense e forti temporali con tornado sono stati registrati anche in Europa. Nel corso del 2008 piogge intense sono state registrate anche nell'Africa sub Sahariana con un'alluvione particolarmente intensa in Zimbabwe durante la stagione dei monsoni che ha colpito più di 300 000 persone. Per quanto riguarda l'Africa del nord, invece, le piogge più intense sono state registrate nei mesi di settembre e novembre, in Algeria e Marocco con più di 200 mm di pioggia in sei ore. Nello stesso periodo piogge intense si sono registrate anche in Spagna, in particolare a Valencia, con 390 mm in 24 ore con una punta di 144 mm in meno di un'ora. Piogge intense si sono registrate anche in Francia nel periodo che va dal 31 ottobre al 2 novembre, con cumulati superiori ai 500 mm.
Nel Sudest asiatico e in India, la stagione dei monsoni è stata particolarmente violenta provocando 2600 vittime e oltre 10 milioni di sfollati.
Per quanto riguarda il Sudamerica, invece, le precipitazioni più significative si sono rilevate in Colombia e nel Brasile del sud dove dal 22 al 24 novembre ci sono stati più di 120 morti e 69 000 sfollati a causa dell'azione congiunta di pioggia e valanghe di fango.
Tempeste tropicali
Nel corso del 2008 nell'Atlantico ci sono state 16 tempeste tropicali alle quali è stato associato un nome (la media è di 11) delle quali 8 sono state classificate come uragani (la media è di 6) e 3 di questi sono stati di intensità superiore alla III categoria (la media è di 2). Per la prima volta nella storia (da quando si raccolgono dati con sistematicità) sei tempeste tropicali hanno interessato le coste degli Stati Uniti e tre uragani (i più intensi della stagione) hanno consecutivamente interessato Cuba. Questi tre uragani (Gustaf, Ike e Paloma) hanno causato centinaia di vittime, oltre 500 solamente ad Haiti.
Nel Pacifico orientale ci sono state 17 tempeste tropicali alle quali è stato associato un nome (la media è di 16) dei quali 7 sono stati classificati come tifoni (la media è di 9) mentre solamente 2 hanno raggiunto o superato la III categoria (la media è 4). nel Pacifico settentrionale, invece, ci sono state 22 tempeste tropicali (la media è 27) dei quali 10 sono stati classificati come tifoni (la media è di 14). Queste tempeste tropicali hanno interessato essenzialmente le Filippine, la Cambogia, il Laos, la Thailandia, il Vietnam e la Cina meridionale, mentre per la prima volta negli ultimi sette anni hanno del tutto evitato il Giappone.
La più intensa tempesta tropicale è però stata il ciclone Nargis che, sviluppatosi nell'Oceano Indiano, ha interessasto Myanmar agli inizi di maggio provocando più di 78 000 vittime. Nargis è stato il ciclone più devastante dal 1991 ad oggi e l'evento meteorologico più disastroso mai registrato a Myanmar.
Calotta Polare
Nel corso del 2008 la calotta polare artica ha raggiunto la seconda più bassa estensione dal 1979 (anno in cui sono iniziati i rilevamenti satellitari) ad oggi. Il punto di minimo è stato raggiunto il 14 settembre. In quel mese l'estensione media della banchisa è stata di circa 4.8 milioni di km2, superiore ala minima estensione media di settembe che si raggiunse nel 2007 e che ammontava a circa 4.3 milioni di km2. Tenendo conto anche dello spessore del ghiaccio, comunque, il volume di ghiaccio artico nel 2008 è stato complessivamente inferiore, nel mese di settembre, a quello del 2007.
Buco nell'ozono
Nel corso del 2008 l'estensione nel buco dell'ozono sopra l'Antartide ha raggiunto l'estensione massima di 27 milioni di km2 il 12 settembre, estensione inferiore ai 29 milioni di km2 registrati nel 2006 ma superiore a quella del 2007 (25 milioni di km2). Queste variazioni sono sostanzialmente ascrivibili alla variabilità termiche della stratosfera nei pressi dello strato di ozono più che agli effetti delle emissioni antropiche.
El Niño/La Niña
Nei primi quattro mesi del 2008 il Pacifico ha sperimentato le condizioni tipiche della Niña (superficie del Pacifico centro-orientale relativamente fredda e superficie del Pacifico centro occidentale relativamente calda). Questa configurazione termica, abbastanza marcata soprattutto nel febbraio del 2008, aveva avuto origine già alla fine del 2007 e si è protratta sino a maggio del 2008. Nella seconda metà del 2008, invece, le condizioni termiche del Pacifico si sono portate su una configurazione sostanzialmente neutra.
Fonti: rapporto WMO 835, basato sui dati raccolti presso l'Hadley Centre, presso l'Università dell'East Anglia (Climatic Research Unit) e presso il NOAA e forniti dai Centri IdroMeteorologici Nazionali