Un pò di storia della neve a Trieste

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29 dicembre 2005

- PRIMA PARTE -

Pubblichiamo con questa prima parte, per l'interessante argomento e l'esauriente quantità di notizie, una serie di resoconti di Stefano Zerauschek riguardanti la cronostoria degli eventi nevosi più eclatanti nella città di Trieste
Grazie ancora alla grande passione di Stefano che ci regala queste informazioni preziosissime per la storia del clima di Trieste

..."Volevo ripercorrere, anche a livello emozionale, alcuni degli episodi nevosi più interessanti dell'ultimo ventennio nella provincia di Trieste (i valori termici e precipitatitivi si riferiscono alla periferia nord/orientale ove è sita la mia stazione, a non più di 100m sul livello del mare).
Invero, l'ultimo ventennio è stato il più caldo e povero di neve dell'intera storia climatologica della città.

1984/85: dopo un autunno mite e decisamente secco, contraddistinto da una bella ottobrata e da un novembre grigio, il primo segno di cambiamento si avverte appena a Natale.

Negli ultimi giorni dell'anno si ha un forte deflusso continentale con bora fino a 130km/h e la prima spruzzata di neve nella notte tra il 30 ed il 31 dicembre, con attechimento ovunque.

L'inizio dell'anno 1985 è più tranquillo seppur piuttosto freddo con frequenti minime negative, non certo scontate a pochi chilometri dal mare.

La svolta decisa si ha dalla sera del giorno 4 gennaio con bora in decisa crescita e temperature sottozero.

Il 5 è giornata di ghiaccio, forti nevicate si hanno in Quarnero con 20cm ad Abbazia (Opatija) e a Fiume (Rijeka) a soli 45km aerei da Trieste, imbiancata gran parte dell'Istria e della Dalmazia settentrionale.
A Trieste il cielo è parzialmente nuvoloso con nubi scure in direzione, appunto, S/E, ma senza precipitazioni di rilievo (solo nevischio).

Il 6 gennaio il sole torna a farsi vedere anche se gli estremi giornalieri (-7.7°C/-5.0°C) non lo darebbero a vedere.

Il 7 gennaio è il più freddo degli ultimi 44 anni (dal gennaio 1963) nonostante il sole. Alla mia stazione si registra una minima di -10.2°C e una massima di -6.4°C. In Città (A.M.) gli estremi sono -7.5°C e -4.7°C.
Al Valico di Pese (474m), sul Carso triestino, si scende fino a -15°C con deciso e continuo vento di bora.
Ricorderò quel giorno anche per la formazione di splendide composizioni di ghiaccio sulla condensa tra i due vetri delle finestre e della porta finestra con il terrazzo.
I valori termici restano decisamente negativi fino a giovedì 10 gennaio quando il vento si attenua e le massime risalgono a -1.5°C alla mia stazione e -0.1°C sulle Rive.
Venerdì pare quasi una giornata "calda" con massime leggermente positive e non pochi si stupiscono nel primo pomeriggio di sabato 12 quando, con cielo molto nuvoloso e calma di vento (ma in effetti appena 1.8°C sul termometro), nevica per alcuni minuti, a larghe falde, con immediato attechimento al suolo.

La tanto attesa neve arriva il giorno successivo.

Domenica 13 gennaio si apre con cielo nuvoloso e leggero vento da EST. Nella notte le temperature si sono mantenute sullo 0°C, mentre già alle 9 si segnalano 2.5°C positivi. Non mancano numerose segnalazioni di neve dal Carso nonostante in Città non si scorga nulla di significativo.
Verso le 12 le virga nevose sono invece piuttosto evidenti e le parti più alte vengon o presto inglobate nonostante il termometro superi i +3°C.
La neve comincia a cadere fitta su tutto il capoluogo dalle 13, nonostante, inizialmente, si scorga evidente il sole oltre il debole strato nuvoloso.

Quasi in concomitanza comincia a soffiare un vento piuttosto sostenuto dai quadranti orientali. All'inizio non è facilissimo capire se sia scirocco o bora dal momento che il quadrante è un EST perfetto e il vento soffia con costanza, carattersistica non tipica della bora. Il termometro però non mente ed in breve siamo a 0°C. Verso le 16 ci sono -1.5°C ed è bufera con raffiche a 80km/h, neve fitta e scaccianeve.

Seguirà la più intensa nevicata "recente" a Trieste.

Dalle 14 del 13 gennaio alle 22 del 14 gennaio cadono, alla mia stazione, 27cm di neve, con le ovvie limitazioni date dal vento, ma anche gli accumuli da alta montagna operati dallo stesso nelle zone strategiche.
La temperatura resta decisamente sotto lo 0°C con una minima gelida di -5.5°C, -4.1°C vicino al mare.

Il giorno 15 la neve viene sostituita, a tratti, da pioggia congelantesi ma ancora con giornata di ghiaccio (-3.3°C/ -0.3°C) e bora da inversione marcatissima.

Il 16 prevale il nevischio e bora forte con valori termici poco superiori allo 0°C, mentre nel fine settimana arriverà lo scirocco con temperature in netto aumento fino a +8°C.

I cumuli di neve, ritoccati nella storica tempesta di neve del 11 febbraio 1985 (che interessò solo la provincia di Trieste), resisteranno fino a primavera"...

A breve la prossima "puntata".

Stefano Zerauschek

Trieste-San Giovanni
rione subcarsico 4km a EST delle Rive, 113m.

Traduzione Google

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